Aumento del tasso di interesse: come gestire i tuoi risparmi

Ci siamo lasciati alle spalle un biennio in cui, come risposta naturale al trend inflattivo, la BCE ha aumentato i tassi d’interesse. Gli ultimi mesi del 2024 sono stati all’insegna dei tagli prudenziali, quattro di preciso da 25 bp nelle ultime riunioni dell’anno appena passato. Anche se si prevede, per le prime due riunioni della BCE dell’anno appena iniziato, un’ulteriore tendenza alla riduzione, è sempre utile farsi trovare pronti.

Se stai leggendo queste righe, vuol dire che ne sei consapevole e che ti interessa nello specifico conoscere consigli su come gestire i tuoi risparmi in casso di eventuale nuovo incremento dei tassi. Nei prossimi paragrafi, potrai trovare alcune dritte generali. Ricordati di metterle in pratica dopo aver chiesto consiglio a un promotore finanziario esperto o dopo aver frequentato un corso di formazione verticale.

Dove investire quando si alzano i tassi di interesse?

Sono diversi gli asset che, in caso di aumento del tasso di interesse, traggono interessanti benefici. Tra questi è possibile includere le obbligazioni, i titoli di Stato, le commodities (materie prime). Per capire come mai sono da prendere in considerazione in caso di rialzo dei tassi è bene ricordare che, in tale situazione, si ha a che fare con un fisiologico incremento del costo del denaro e, di riflesso, con un aumento dell’indebitamento generale.

Ovviamente ne esistono diversi altri che andrebbero evitati. In questo caso, bisogna sottolineare il fatto che, nel momento in cui le banche centrali aumentano i tassi, gli istituti di credito e quelli finanziari rispondono incrementando il costo dei loro prodotti. Nell’elenco di questi ultimi è possibile chiamare in causa i mutui, le cui rate mensili, come sicuramente sai, nel periodo di tendenza rialzista dei tassi di interesse erano salite vertiginosamente, mettendo in difficoltà tantissime famiglie. Altri investimenti da evitare in caso di aumento del tasso di interesse sono quelli che prevedono, al di là dell’acquisto della casa, un finanziamento a lungo termine (finalizzato, per esempio, all’acquisto di un bene strumentale per la propria azienda).

Settori che beneficiano dell’aumento del tasso di interesse: gli altri da conoscere

Un altro strumento che beneficia dei periodi in cui si alza il tasso di interesse è il conto deposito, che ha anche il vantaggio di non richiedere alcun impegno nella gestione. Il suo principale aspetto positivo risiede però nella possibilità che si ha, scegliendolo, di tutelare i propri risparmi dal naturale processo di erosione al quale sarebbero soggetti in caso di decisione di mantenerli fermi sul conto nel corso dei decenni. Ecco gli altri motivi per cui vale la pena valutare la scelta:

  • Rendimenti più elevati rispetto ai conti correnti tradizionali.
  • Gestione libera (in qualsiasi momento, è possibile prelevare le somme depositate e spostarle eventualmente su un conto corrente tradizionale).
  • Apertura senza spese.
  • Protezione grazie al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, che riguarda i conti con saldi entro i 100000 euro.

Una volta scelto lo strumento giusto, arriva il momento di parlare di approccio strategico. Essenziale innanzitutto è evitare di spendere troppa energia concentrandosi sui dati giornalieri che, molto spesso, sono all’insegna dell’incoerenza. L’atteggiamento migliore da adottare, come consigliato anche dai principali esperti internazionali, prevede il fatto di concentrarsi su informazioni macro come la struttura dell’indebitamento dei Paesi economicamente più forti.

In generale, è opportuno concentrarsi sulle tipologie di investimenti che traggono vantaggio dai rendimenti di titoli caratterizzati da tasso variabile. Altro consiglio imprescindibile prevede il fatto di diversificare gli investimenti, cercando sempre, per quanto possibile, di puntare a quella flessibilità che può fare una grande – e positiva – differrenza quando la volatilità dei mercati è alta.

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