Vecchie lire trovate in soffitta: ecco come valutarle

Quanta nostalgia quando si parla di lire! La mente viene subito trasportata agli anni 90, anni di gioventù e marachelle. Il tempo sembra essere volato, pensando al fatto che sono passati più di venti anni! Correva l’anno 2002, infatti, quando è avvenuto il passaggio da lira ad euro, l’attuale moneta corrente, comune a tutti gli stati appartenenti all’Unione Europea.

Dopo tutti questi anni, una persona potrebbe erroneamente pensare che non esistano più grandi quantità di lire nelle case degli italiani. In realtà, è capitato che alcuni, ad esempio in occasione di un trasloco o di una ristrutturazione, abbiano trovato ingenti quantità di lire nascoste in soffitta o in qualche baule della nonna. In caso di una scoperta del genere viene subito da pensare cosa poter fare con questi soldi ormai obsoleti.

Quanto valgono le lire oggi?

Le lire non rappresentano più la moneta corrente dello Stato Italiano, sostituita ormai da più di venti anni fa dall’euro, tuttavia potrebbero rappresentare un cimelio che i grandi appassionati e collezionisti di banconote vogliono possedere assolutamente. La numismatica, ovvero il collezionismo di banconote, include, infatti, anche le vecchie lire, come è noto. Solitamente le banconote vengono stoccate in album e protette per preservarne lo stato.

In base ad alcune caratteristiche di ogni banconota o moneta, tra cui, ad esempio, la data di stampa, la rarità, lo stato in cui vertono e così via, possono farne variare il valore di scambio e compra vendita. Tuttavia, non potendo valutare in maniera generale il valore di ogni singola banconota, possiamo invece affermare che le lire rappresentano un vero e proprio pezzo di storia italiana e, proprio per questo motivi, sono diventate un oggetto da collezione.

Come si possono valutare le lire?

Esiste un vero e proprio mondo nella compra vendita di banconote, siano essere in uso corrente siano esse ormai dismesse. Trovare delle lire in soffitta potrebbe quindi rappresentare un modo per ottenere piccoli o grandi guadagni in base alle caratteristiche delle lire in questione. Ovviamente non sempre questo concetto è valido in quanto, come già accennato, il valore delle vecchie lire varia in base a vari fattori, tra cui:

  • data di emissione
  • anni di circolazione
  • rarità
  • stato di conservazione

Questo non dovrebbe stupire: una lira più rara avrà sicuramente un valore maggiore di una banconota che più frequentemente si ritrova nelle case di collezionisti e non. Anche l’anno di circolazione è importante: lire più antiche potrebbero avere un valore diverso rispetto a lire più recenti. Secondo questo principio, anche la data di emissione sarebbe un fattore da considerare. Infine, ma non per importanza, lo stato di conservazione: banconote usurate o strappate e monete graffiate o deformate acquisiranno un valore minore rispetto alle altre.

In conclusione, non è impossibile ritrovare inaspettatamente vecchie lire, siano esse sottoforma di banconote o di monete, in soffitta o in qualche altro angolo nascosto della casa. In questo caso, è possibile farle valutare da esperti che potranno, in base ad alcuni paramentri come data di emissione, stato di conservazione e rarità, esprime un giudizio circa il loro valore.

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