I tassi di cambio sono estremamente influenti in tutta la zona che comprende l’area dell’Unione Europea, anche dal punto di vista finanziario e fiscale, dal punto di vista delle condizioni di prestiti e mutui questo ha un enorme impatto su quello che tutti i cittadini, sia privati che sotto il profilo di società, si trovano a pagare in percentuale.
A inizio di questo 2025 si sta seguendo una tendenza comune che riguarda numerosi elementi che vanno ad impattare sui tassi Euribor, che sono in continuo cambiamento, quindi per forza di cose chiunque si trovi nella condizione di pagari mutui o altre operazioni di finanziamento legate a banche europee (quindi anche quelle italiane) noterà alcune differenze.
I tassi Euribor
Cosa sono i tassi Euribor? E’ una serie di calcoli piuttosto complicati, legati a specifici archi temporali, normalmente sviluppati in prospettiva nell’arco di dodici mesi a intervalli regolari. Il tutto sostanzialmente porta un risultato numerico variabile compreso tra due fattori e porta una media dei tassi sui mutui, di tipo bancario di tutte le banche europee.
Non è solo un numero costantemente emesso dalla BCE ma viene calcolata da una entità privata che mette a paragone anche risultati simili, attraverso la Global Rate Set Systems Ltd. E’ la BCE in modo semi diretto ad influenzare il livello dei tassi in base all’andamento dell’inflazione che ad oggi appare più sotto controllo rispetto al recente passato.
Cosa significa
Questo quindi, banalmente e detto in parole povere porterà ad una riduzione dei tassi sui mutui, attualmente è poco al di sopra di una percentuale pari al 2,80 % (precisamente si trova a 2,81 %) e che secondo le proiezioni attraverso alti e bassi nel corso del 2025 porterà ad ulteriori cali (seppur in maniera non continuativa fino a fine anno) al ribasso.
- Secondo le proiezioni i tassi sui depositi saranno tagliati fino a 2,75 %
- Il calcolo generale tiene conto dei tassi fissi e quelli variabili
Il tasso fisso resta senza dubbio la versione più apprezzata dagli italiani e da gran parte dei cittadini dell’Unione Europea, i vari tagli dovrebbero portare i tassi più a breve termine ad avviarsi verso una riduzione poco al di sotto del 2 %. Un netto cambio in termini effettivi anche nei confronti di esattamente un anno fa, condizione che ha visto una media pari a 3,75 %.
Questo è ovviamente possibile con il mantenimento di livelli di inflazione che sono ritornati a circa il 2 %, secondo i dettami minimi di controllo da parte della BCE. Naturalmente saranno più convenienti i mutui ed i prestiti che saranno aperti in questo 2025, in misura minore il tasso continuerà ad apparire leggermente meno gravoso per chi ha mutui attivi.