Ricordi le cinquecento lire di carta? Forse la risposta è perlopiù negativa, in quanto si tratta di un taglio monetario meno conosciuto rispetto alla più famosa versione monetaria, in metallo. Eppure le cinquecento lire in forma cartacea hanno avuto una storia molto importante ed anche longeva nel corso della storia dell’economia italiana.
Presenti nella monetazione italiana fin dalla fine dell’Ottocento come banconote dal valore decisamente importante, sono rimaste “circolanti” con relativamente poche differenze almeno fino alle prime decadi del 900, diventando invece dei biglietti di stato ovvero dei buoni veri e propri da parte della repubblica italiana. Ma quanto possono valere le cinquecento lire di carta?
La cinquecento lire in formato cartaceo
Naturalmente dipende da numerosi fattori, in primo luogo il modello: le prime forme hanno avuto una diffusione non così elevata, stampate in varie città italiane a partire dal 1874, sotto il regno del primo re d’Italia, Vittorio Emanuele II, misurano dimensioni decisamente abbondanti ed hanno una forma rettangolare, emesse per conto della Banca Nazionale del Regno d’Italia.
Le 500 lire emesse dal Banco di Sicilia o del Banco di Napoli sono molto ricercate ed oggi possono valere da diverse centinaia di euro se in condizioni quantomeno discrete fino a varie migliaia di euro, da 2000 euro fino a oltre 6000 euro. Una delle più longeve è stata la cinquecento lire di carta con la Grande C, denominazione di una banconota emessa dalla Banca d’Italia dal 1894 e con alcune modifiche, tenuta in stampa fino agli anni 50 del 900.
Valore
Il valore della cinquecento lire dalla grande C, dalle raffigurazioni dell’incisore nativo di Siena Rinaldo Barbetti (sono anche conosciute proprio come le 500 lire di Barbetti) è molto variabile, le più ricercate valgono tra i 1000 euro ed i 10 mila euro, esemplari di fine Ottocento, oppure le ultime realizzate nel 1950, se in condizioni eccellenti di conservazione.
- Dalla fine della 1° guerra mondiale fino alla seconda guerra mondiale molto stampata è stata la cinquecento lire di Capranesi, riconoscibile da una statua con tre figure su uno dei lati. Valore tra i 50 ed i 750 euro a seconda dello stato di conservazione
- Realizzata dal 1947, la cinquecento lire Ornata di Spighe è stata una delle prime banconote ad essere realizzate dalla Repubblica Italiana, valore medio tra i 60 ed i 500 euro
Negli anni successivi la svalutazione della lira ha portato lo stato italiano a non concepire più banconote di questo taglio, sostituite dalle 500 lire in formato monetario (come le famose 500 lire Caravelle, realizzate in lega d’argento), e dalle ancora successive 500 lire bimetalliche. Tuttavia esistono altre due versioni di cinquecento lire in carta, dalle piccole dimensioni.
Negli anni 60 è stato realizzato il biglietto di stato da questo valore con la raffigurazione Aretusa, una forma di biglietto di stato. Oggi vale mediamente dal punto di vista collezionistico tra i 20 ed i 500 euro se si tratta di una versione sostitutiva (che inizia con B nel seriale) se in eccellente stato. La Mercurio è stata l’ultima forma di biglietto di stato da cinquecento lire, valore massimo di circa 60 euro.