Diversi siti web hanno analizzato un futuro, oramai prossimo cambio di banconote che è stato effettivamente ufficializzato anche dall’Unione Europea, che per tutto il contesto europeo, naturalmente valido per i paesi che utilizzano effettivamente l’euro, come l’Italia che ne fa ricorso dal 2002. Proprio dal 2002 le banconote europee circolato, e saranno portate a cambiare.
Questo serve per vari motivi, il primo è ovviamente la necessità di rinnovare esteticamente le banconote, come evidenziato dalla BCE, la Banca Centrale Europea anche per garantire ai cittadini comunitari che sono oramai oltre 330 milioni una maggior forma di riconoscibilità e perchè no, anche carattere affettivo nei confronti della carta moneta.
Ma cosa accadrà alle vecchie banconote? Tanto si può trovare online in merito ma è anche bene specificare che non esistono fonti ufficiali, quindi è naturale almeno per ora andare per ipotesi. I Vecchi esemplari continueranno ad essere validi? Quali saranno effettivamente eliminati? Proviamo a scoprirlo seguendo alcuni indizi che avranno impatto sul futuro.
Cambio di banconote
E’ molto probabile infatti che almeno un taglio di banconote possa effettivamente venire eliminato nella produzione. Questo rappresenta infatti un tipo di eventualità tutt’altro che rara che probabilmente sarà effettuata con la 3° serie delle banconote dell’euro, come del resto già accaduto, infatti tra prima e seconda serie c’è una differenza.
Manca infatti un tipo di banconota che è quella da 500 euro, riconoscibile in quanto è presente una predominanza del colore viola ed è anche la banconota dalle dimensioni maggiori di tutte le altre, esemplare che può essere ancora trovato in giro ma che di fatto non viene più prodotta dalla fine della prima serie.
Il motivo è molto specifico, ed è relativo alla diffusione eccessiva di banconote dal taglio alto, considerate troppo “volatili” ed in grado di agevolare le transazioni non lecite, come quelle molto alte non tracciabili. Per questo motivo è stato palesato un dietro front già più di dieci anni fa nella produzione.
La nuova serie dell’euro
La terza serie avrà un senso anche da questo punto di vista, definendo ancora in maniera più accentuata una strategia precisa ovvero quella della maggior diffusione dei piccoli tagli in contrapposizione ai tagli “elevati” come quelli da 50, 100 e 200 euro, seguendo la stessa logica espressa poc’anzi, possibile con i pagamenti digitali.
Infatti questi ultimi sono favoriti da una maggiore trasparenza, la terza serie quindi potrebbe essere priva anche della banconota da 200 euro, che potrebbe effettivamente sparire nella produzione anche se è comunque ancora oggi una delle meno diffuse e molti non hanno avuto possibilità di maneggiarla di recente, oppure in senso assoluto.
Il contesto è infatti in cambiamento da anni, ed in futuro a partire dai prossimi anni osserveremo sempre più banconote dall’elevato potere d’acquisto mentre continueremo ad utilizzare i tagli tradizionali, mediamente quelli compresi tra i 5 ed i 50 euro, con una lieve forma di calo per quelle da 100 euro.
Gli altri motivi di un “cambio”
Altri motivi sono legati ad una nuova tipologia di elementi anti falsificazione che sono alla base di ogni nazione che fa ricorso ovviamente alla carta moneta: quella tra i falsificatori e lo stato che produce denaro fisico è una sorta di “duello” continuo, che di fatto prosegue. Tanti strumenti per evitare la circolazione di banconote false sono presenti e tanti altri arriveranno in futuro.
La terza serie sarà infatti anche esteticamente diversa, è stato indetto una sorta di concorso tra le varie nazioni anche se il tema non è stato ancora ufficializzato, secondo varie fonti le informazioni dovrebbero trapelare nel corso del 2025 per poi vedere la produzione iniziare nel 2026, ma come detto di ufficiale non c’è nulla.
Ovviamente le banconote di nuova fattura andranno a sostituire in maniera graduale quelle attualmente circolabili, che sono nella maggior parte dei casi facenti parti della 2° serie, che a loro volta hanno sostituito la 1° serie, che è stata ovviamente quella che ha debuttato nel 2002, oramai più di 20 anni fa.
E le vecchie banconote?
Nessun rischio di perdita di efficacia di tutte quelle precedenti, quindi la 1° e la 2° serie continueranno ad avere valore anche in futuro, senza alcuna forma di scadenza come già espresso dalla BCE, anche per i pezzi che non vengono più prodotti come la 500 euro, come detto, e la probabile scomparsa della 200 euro.
Il contesto di cambio di banconote è vivo ed ha riguardato anche la lira anche se essendo stata una valuta legata ad un solo paese, ovviamente l’Italia, che pure ha avuto naturalmente a che fare con la contraffazione, che è comunque in calo sensibile da diversi anni, ma è tutt’ora presente.