Da quasi 50 anni i prelievi al Bancomat sono divenuti sempre più popolari ma da oramai vari anni stiamo assistendo ad una riduzione concettuale non solo di questa azione, naturale per tantissimi ancora oggi, ma anche ad una minore forma di utilizzo del denaro cartaceo, che identifica anche una scelta precisa da parte dei singoli stati.
Anche numeri alla mano i vari ATM disponibili sono sempre di meno così come molto spesso le banche fisiche, come le filiali, risultano essere meno utili e dotate di una vera e propria apparecchiatura adatta all’erogazione di contanti, questo a causa di una minore richiesta e costi sempre più elevati. Ma cosa sta succedendo al Bancomat? E cosa ci riserva il futuro?
Addio prelievi?
Il processo verso la digitalizzazione effettiva che oggi sembra al suo apice in realtà è iniziato da tempo, soprattutto dai primi anni 2000, contesto nel quale oltre alla diffusione dell’euro, si è assistito ad una vera prima vera alternativa al denaro contante che è sicuramente molto culturalmente integrato e presente ma che dimostra di essere anche problematico sotto vari punti di vista.
Il denaro liquido infatti oltre ad avere un costo di mantenimento e gestione ma anche di sostituzione (perchè, banalmente, le banconote si consumano con il tempo e devono quindi essere sostituite) viene consideato anche “problematico” banalmente perchè il suo utilizzo viene spesso associato alla difficoltà di registrazione delle transazioni e dei “passaggi di denaro”.
La situazione presente e futura
Molto spesso infatti il contante viene impiegato in ambiti dove è “utile” non lasciare tracce delle transazioni, cosa che però aumenta sensibilmente problematiche come l’evasione fiscale ed il traffico commerciale illecito di prodotti. Con la diffusione di strumenti digitali, proprio i pagamenti elettronici sono sempre più spesso preferiti. Cosa succede e cosa succederà al Bancomat?
- Proseguirà in maneira meno spiccata la dismissione di molti ATM, cosa che già avviene da diversi anni
- Sono le centinaia di ATM non più attivi ogni anno
- Tuttavia almeno per i prossimi 15 anni, il Bancomat inteso come elemento in grado di erogare denaro continuerà ad esistere seppur in forma meno diffusa
Questo sostanzialmente sta a significare che continueremo ad avere “bisogno” di prelevare denaro contante ma questa operazione, già meno diffusa oggi rispetto a non troppo tempo fa, risulterà via via meno “necessaria” proprio grazie alla maggior diffusione del denaro non fisico, considerato molto efficiente, sicuro ed a prova di transazioni irregolari.
Almeno per il momento non sono previsti costi aggiuntivi in termini di commissioni sui prelievi, tema che già ha visto l’interesse di varie parti ad esempio le società legate ai contesti bancari, in Italia i costi delle commissioni restano variabili e possono raggiungere anche vari euro di commissione, a seconda del circuito impiegato.