Le banconote da 100 euro simboleggiano probabilmente il denaro più degli altri tagli, e questo è molto evidente in particolar modo grazie alla loro potenza d’acquisto ed al loro aspetto, riconoscibile da un verde brillante, che è stato mantenuto anche nella seconda serie, diffusa progressivamente e che ha sostituito la prima serie dal 2019.
Quanto possono valere le vecchie banconote da 100 euro? Domanda interessante perchè non scontata, naturalmente in condizioni normali il valore è quello facciale che però va distinto in modo adeguato con quello squisitamente collezionistico, in quanto anche se apparentemente sono tutte uguali, anche le banconote di questa tipologia hanno un valore diverso.
La diffusione della 100 euro
Il “pezzo” da 100 euro è ragionevolmente considerato uno dei più influenti perchè non “probitivo” nell’uso comune come nel caso della 200 e 500 euro (quest’ultima non viene più effettivamente prodotta da diversi anni), ed è comunque molto utilizzata per gli acquisti “sostanziosi”. Lo stile estetico è rimasto simile sia per la prima che la seconda generazione.
Infatti sono presenti degli elementi architettonici tipici del periodo Barocco e Rococò, come da tradizione non sono veri monumenti ma delle raffigurazioni astratte che simboleggiano la cultura europea dal punto di vista prettamente estetico così da includere idealmente tutti i contesti possibili. La 100 euro si distingue in fase collezionistica per il codice di serie.
Quanto valgono oggi?
Infatti attraverso questo tipo di codice, che identifica singolarmente ogni banconota che è quindi unica è possibile capirne il contesto ed anche la rarità, se siamo in grado di prestare un po’ di attenzione. In mancanza di elementi diversi per il design delle banconote, gli appassionati hanno iniziato a concentrarsi proprio su questo.
- I seriali che presentano una forma particolare ad esempio quelli con alcuni numeri “crescenti” hanno un valore che può superare fino a 3 volte il valore facciale se il pezzo è in condizioni eccellenti
- Discorso simile per i pezzi con poche varianti di cifre nel seriale, ad esempio solo 3 numeri presenti possono far gola ad un appassionato che può considerare un valore coerente fino a 500 euro
- Gli esemplari più rari sono sicuramente quelli composti da solo 2 cifre (fino a 8 volte il valore facciale) o solo con un numero ripetuto, esemplare quindi unico che vale fino a 15 volte il valore facciale
Esistono poi le banconote SPECIMEN, che possono avere un valore molto elevato, soprattutto quelle della prima serie, diffuse a partire dagli inizi del 2002, nello specifico si tratta di esemplari molto rari perchè nella primissima serie di migliaia di pezzi questi sono stati di fatto stampati con la scritta in questione su ambo i lati, concetto che li rende molto riconoscibili.
Un pezzo da 100 euro infatti con tanto di classificazione di provenienza e di autenticità di questo tipo vale oggi davvero tanto: mediamente una 100 euro Specimen della prima serie se in condizioni perfette supera i 10 mila euro senza particolari problemi, poco meno per le versioni della 2° serie che si attestano intorno ai 4000 o 5000 euro.