Vecchie monete da due euro: ecco quanto valgono

L’euro è entrato in vigore da più di 20 anni, ma nonostante questo può essere considerato una moneta giovane poiché non vanta centinaia di anni alle spalle come tante altre forme di denaro. Alcune monete sono state emesse in precedenza rispetto ad altre ed è per questo che hanno subito notevoli cambiamenti e mutazioni nel corso della loro storia, per quanto breve questa possa essere.

Un chiaro esempio di tutto questo è rappresentato dalle monete da 2 euro che sono state realizzate nella prima fase del nuovo conio e che proprio per questo motivo potrebbero risultare più rare e preziose rispetto a quelle che siamo soliti maneggiare. Ecco, dunque, qualche curiosità sulla moneta da 2 euro e qualche chiarimento circa il valore che gli esemplari più vecchi potrebbero avere al giorno d’oggi.

Alla scoperta della moneta da 2 euro

L’euro ha comportato notevoli cambiamenti dal suo arrivo, in quanto si tratta di una moneta che ha unito tanti paesi che hanno deciso di sentirsi parte di un’unica collettività. A differenza della lira l’euro ha portato con sé tante monete diverse, fra cui ad esempio quella da 2 euro che attualmente risulta valere poco meno di 4.000 lire. La moneta in questione si distingue perché è di tipo bimetallico e questo significa che la parte interna e quella esterna della moneta sono realizzate con due metalli diversi. Parliamo di nichel e ottone nella parte interna mentre rame e nichel per quello che riguarda la parte del bordo.

Ovviamente la moneta da 2 euro è molto più grande rispetto a tutte le altre e presenta dei colori dorati al suo interno, mentre il bordo esterno è argentato. Come tutte le altre monete presenti in circolazione presenta due facce e su quella principale troviamo il valore nominale del conio la scritta euro e il continente europeo. Sulla faccia secondaria, invece, troviamo le 12 stelle che compongono i paesi che hanno deciso di aderire a questa moneta e poi dei disegni che variano di nazione in nazione, in quanto ogni zecca ha avuto la possibilità di scegliere un’immagine che la rappresentasse al meglio. Nel caso dell’Italia, per esempio, sono presenti diverse versioni ma quella ufficiale è quella che presenta il volto di Dante Alighieri.

Quanto valgono le monete da 2 euro più antiche?

L’euro è entrato in vigore nei primi anni del 2000 ed è per questo che viene considerata una moneta principalmente giovane, in quanto non presenta secoli di storia alle spalle. Ovviamente alcune monete valgono di più rispetto a quelle che sono state realizzate in un secondo momento proprio perché risalgono agli anni in cui l’euro ha fatto capolino nella nostra vita e per questo hanno un valore speciale. Per riconoscere una moneta da 2 euro più vecchia dobbiamo far caso a questi fattori:

  • L’anno di realizzazione
  • I disegni presenti sulla stessa
  • Le condizioni della moneta

Ovviamente la moneta è da considerarsi vecchia se realizzata nei primi anni di diffusione dell’euro, in quanto alcuni esemplari sono stati coniati addirittura nel 1999 e quindi presentano più storia rispetto a quelli che sono stati realizzati in un secondo momento. Esistono poi delle monete da 2 euro che hanno un valore ancora più grande poiché appartengono al passato e rappresentano un determinato momento storico in quanto riprodotte con immagini che tendono a commemorare un determinato fatto.

L’ultimo parametro da prendere in considerazione sono le condizioni nelle quali la moneta si presenta, in quanto trattandosi di esemplari vecchi potrebbero presentare graffi e abrasioni legati all’utilizzo della moneta e al tempo che passa. Possiamo quindi dire che le condizioni della moneta possono fare la differenza poiché se entrassimo in contatto con una moneta vecchia e commemorativa, priva di graffi e segni di usura, il suo valore potrebbe facilmente arrivare a diverse migliaia di euro.

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