La PEC è uno strumento che tutti utilizzano comunemente. Sono davvero tanti coloro che ogni giorno mandano comunicazioni certificate servendosi di questo strumento elettronico. In effetti, con la PEC è possibile inviare domande per concorsi, messaggi legali ed e-mail con contenuti molto importanti. La maggior parte delle volte il contenuto di una mail PEC è affidabile.
Tuttavia, sembra che negli ultimi tempi occorre fare attenzione anche ai messaggi della posta elettronica certificata. Difatti, alcuni messaggi che potrebbero sembrare autentici in realtà potrebbero nascondere delle grosse minacce per la propria sicurezza informatica. Ecco a cosa prestare attenzione e come difendersi in caso di complicazioni derivanti da messaggi simili.
PEC, ecco a cosa stare attenti
Ci sono hacker e truffatori sempre pronti per riuscire a rubare dati e frodare ignari utenti. Ora, secondo la Polizia di Stato, alcuni malfattori avrebbero trovato un nuovo sistema per raggirare gli altri attraverso la PEC. Proprio così, questi cyber-criminali inviano un messaggio di posta elettronica certificata a utenti casuali.
Questi falsi messaggi comunicano agli utenti un mancato pagamento, un problema finanziario oppure la sottoscrizione di un contratto. I destinatari spesso sono indotti a credere che la mail sia vera proprio perché arrivata tramite PEC. In molti rispondono a questi solleciti, anche perché avvertiti di eventuali future sanzioni o multe. Di conseguenza, cadono vittima dei criminali del web.
Come difendersi
A questo punto, qualcuno potrebbe chiedersi come difendersi da questi messaggi scam pervenuti via PEC. Ci sono diverse azioni che bisognerebbe fare per riuscire a eliminare la minaccia. In primo luogo, si dovrebbe mantenere la calma e non andare in panico. I truffatori sfruttano le reazioni umane per portare a termine le frodi. Inoltre, si dovrebbe:
- Avvertire l’istituto che ha mandato la mail;
- Verificare l’indirizzo;
- Avvertire la polizia postale.
Per esempio, se si ricevere una PEC dall’Agenzia delle Entrate che sembra sospetta, non resta far altro che contattare questi ultimi attraverso i canali ufficiali. Si potrebbe comunicare la mail ricevuta e ottenere un riscontro ufficiale in merito alla comunicazione. In questo modo si potrebbero dissipare i dubbi e capire la realtà dei fatti.
Inoltre, è anche bene analizzare con calma e lucidità il contenuto della mail. Raramente gli istituti statali o privati chiedono informazioni sensibili via mail. Dunque, se la mail invita a fornire dati come password, indirizzi, passkey o altro, è bene farsi due domande al riguardo. Con la giusta attenzione, si potrebbero evitare delle serie conseguenze.