Quando potare il melograno: ecco cosa dice il giardiniere

Il melograno è una pianta che da sempre esercita un grande fascino sulle persone, così come il suo frutto davvero particolare e splendido nella sua interezza. Ovviamente per poter ambire ad un raccolto di tutto rispetto bisogna dedicare le giuste attenzioni alla pianta del melograno, la quale come tutte ha delle esigenze particolari che vanno rispettate.

Questa pianta alla quale Giosuè Carducci ha dedicato una poesia davvero molto toccante, risulta essere davvero ambita nel campo della coltivazione anche se, ovviamente, non sempre questa riesce ad essere portata a termine nel miglior modo possibile. È infatti giusto informarsi circa tutto ciò che riguarda l’irrigazione della stessa, la collocazione e anche il clima.

Un altro accorgimento al quale bisogna dare la massima attenzione è quello che riguarda la potatura del melograno, una pratica complessa ma necessaria non solo per la salute della sua pianta, ma anche per le fioriture successive. Ecco, dunque, tutto quello che devi sapere su questo albero e le accortezze da prendere circa la potatura dello stesso.

Le caratteristiche dell’albero del melograno

Il melograno, in alcune culture noto anche come melagrana, è un albero molto bello che ha avuto origine nei pressi dell’Himalaya e che con il passare del tempo ha saputo diffondersi anche in altre Nazioni del mondo. Per alcuni la pianta in questione risulta essere molto facile da coltivare mentre per altri questa operazione è un po’ come un terno al lotto.

A tal proposito possiamo dire che il melograno riesce a crescere soprattutto nei luoghi in cui la temperatura appare piuttosto mite e non si verificano con frequenza le piogge, poiché l’albero in questione non tollera l’umidità. Questo perché è soggetto ai funghi e ai batteri che potrebbero definitivamente intaccare prima la corteccia dell’albero e poi tutti i suoi frutti.

Per quanto riguarda le caratteristiche del terreno è importante optare per un suolo che non riesca a intrappolare troppa acqua al suo interno. Non tollera troppa acqua, ma sa resistere molto bene alla siccità. motivo per cui riesce a crescere non solo in carenza del liquido tanto prezioso, ma anche nel caso in cui il suolo sia privo di sostanze nutritive.

Alla scoperta del frutto

Il frutto del melograno prende il suo stesso nome o, in alcune varianti, melagrana. Il nome è stato deciso proprio perché da fuori ricorda la mela mentre al suo interno sono presenti tanti chicchi che vengono definiti come grani. Possiamo intendere questo prodotto come una bacca molto dura la cui forma spazia dal rotondo all’esagonale e che può avere delle dimensioni diverse in base al periodo in cui viene raccolto.

Il frutto in questione, che in molto circostanze viene associato alla Passione di Cristo proprio per il suo colore rosso e intenso, è ricco di vitamine del gruppo A e del gruppo C e contiene anche moltissimi sali minerali che fanno bene all’organismo. Per non parlare di tutti i benefici legati alla presenza del fruttosio e delle sostanze antiossidanti in esso contenute.

A differenza di molti altri frutti, inoltre, il melograno può essere consumato da tutti, anche se un occhio di riguardo in più va espresso nei confronti di chi è affetto dal diabete oppure da chi è a rischio obesità, in quanto la melagrana è zuccherina. Anche il succo di questo frutto è molto buono e oltre ad essere dolce e saporito sembra conferire moltissima energia a chi lo consuma.

I benefici legati al consumo del melograno

Come tutte le cose anche il melograno permette di godere di una vasta gamma di benefici, alcuni dei quali possono fare la differenza per la nostra salute. Secondo il parere di alcuni esperti consumare il melograno con cadenza regolare potrebbe migliorare i livelli di colesterolo cattivo nel sangue e, al tempo stesso, favorire l’assorbimento dei grassi a livello intestinale.

Parliamo poi di un ottimo rimedio per combattere la stitichezza e perfino per prevenire alcune forme di cancro che potrebbero presentarsi con l’età. Secondo il parere di alcuni nutrizionisti, inoltre, il melograno è indicato per lo sviluppo della muscolatura poiché contiene una buona dose di potassio e questo significa avere anche un controllo più approfondito circa la pressione del sangue.

Per non parlare poi della possibilità di assumere un frutto che grazie alle sue proprietà riesce a favorire lo sviluppo delle difese immunitarie e contrastare persino alcuni fenomeni legati all’invecchiamento cellulare grazie alla produzione accelerata di collagene. Un valido toccasana che molte volte si consuma senza approfondirne le caratteristiche, sbagliando.

Quando bisogna potare il melograno?

Proprio come abbiamo detto prima, uno degli accorgimenti più importanti da prendere nei confronti del melograno è quello legato alle operazioni come la potatura, intervento che molte volte può spaventarci in quanto incisivo e difficile da portare a termine, ma che risulta fondamentali per il benessere della pianta e per la sua bellezza.

La potatura serve infatti a rimettere in piedi un albero laddove questo venisse colpito da alcune malattie che intaccano lo sviluppo di alcune strutture della pianta. Grazie a questo intervento riusciamo infatti ad eliminare i rami più sottili, quelli danneggiati e quelli che per i motivi più disparati non riescono più a produrre fiori, frutti o foglie. Al tempo stesso la potatura serve anche a migliorare l’aspetto della pianta poiché questa, con la crescita, potrebbe esulare dagli standard conosciuti. Ad ogni modo il periodo più indicato per la potatura del melograno è quello che si verifica tra i mesi di Febbraio e di Marzo.

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