Mangiare pesche ogni giorno: effetti su glicemia e colesterolo

Quando fa davvero tanto caldo ed il sudore scende dal nostro viso come se non ci fosse un domani, non vediamo l’ora di sederci a tavola e di ripristinare le nostre energie o, quantomeno, di riuscire a reidratarci. Proprio per tale ragione, in estate le scelte alimentari ricadono sempre sugli stessi cibi, consumati pressoché tutti i giorni.

In merito alla frutta fresca, oltre all’anguria, in estate si tende a far un grosso consumo delle pesche poiché dotate di una polpa succosa, rinfrescante e soprattutto di un sapore dolce che piace a chiunque. Ma che cosa accade alla glicemia ed al colesterolo quando si mangiano le pesche tutti i giorni? Scopriamolo insieme:

Pesche tutti i giorni: effetti su glicemia e colesterolo

Il sapore delicato e dolce delle pesche può essere davvero ingannevole. Si, è vero: le pesche, così come gli altri frutti, prevedono al loro interno degli zuccheri naturali tra cui principalmente il fruttosio. Inaspettatamente da quanto si possa credere, le pesche hanno un indice glicemico basso, riconosciuto come 56 (ovvero 1,9 grammi di zuccheri in ogni 100 di prodotto). Per cui, consumarle non dovrebbe apportare grossi problemi.

In merito al colesterolo, invece, le pesche possono risultare come un valido supporto. Al loro interno sono presenti tante fibre alimentari ed un sale minerale, il potassio. Entrambi sono implicati rispettivamente nella riduzione della quantità di colesterolo assorbita a livello intestinale e nel mantenere stabili i livelli di ipertensione arteriosa.

Come mangiare le pesche tutti i giorni senza avere problemi?

Nonostante sia assodato che non ci siano dei particolari rischi in merito al consumo giornaliero di pesche, è bene sapere che non è proprio una delle migliori decisioni da prendere. Optare per lo stesso alimento tutti i giorni può portare ad degli squilibri nutrizionali, con carenze di altri tipi micro e macronutrienti, nonché ad una certa monotonia gustativa. Quindi, mangiale senza esagerare, anche per non assumere troppi zuccheri naturali. Ricordiamo che le pesche:

  • Hanno un indice glicemico basso;
  • Sono ricche di fibre alimentari e di potassio;
  • Riducono l’assorbimento del colesterolo nell’intestino;
  • Mantengono stabili i livelli di ipertensione arteriosa;

Di pesche ne andrebbero mangiate al massimo 1 o 2 al giorno e, se possibile, durante orari separati così da non fare il boom di zuccheri tutto in una volta. Sarebbe meglio, inoltre, mangiare le pesche a merenda e non subito dopo i pasti, e a questo c’è un perché.

Mangiandole prima dei pasti principali, e quindi a merenda, le fibre alimentari di cui si compongono hanno tutto il tempo di andare ad instaurarsi per bene nell’intestino dove, poi, finiranno per assorbire i grassi ed il colesterolo provenienti dagli altri cibi introdotti. Quindi, mangia pure le pesche ma ricorda di variare sempre la tua dieta.

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