Il riso integrale è benefico per la pressione alta? Scopri la verità

Piccoli chicchi appuntiti di colore marroncino spezzato da una linea verticale centrale di colore marrone scuro, un sapore quasi simile ad alcune tipologie di frutta secca ed una consistenza tra il gommoso ed il duro: tutto ciò caratterizza quello che riconosciamo come riso integrale, l’alternativa originale del comune riso bianco.

Il riso integrale si mostra sin da subito più nutriente rispetto a quello bianco in quanto non prevede processi di lavorazione che prevedono la perdita di alcuni elementi. Tuttavia, c’è una domanda su cui vogliamo incentrare la nostra attenzione oggi: ma il riso integrale fa bene per la pressione alta? Scopriamo insieme la verità:

Riso integrale e pressione alta: fa davvero bene?

Il riso integrale non prevede alcun tipo di processo di lavorazione, quindi mantiene tutti i suoi elementi essenziali, alcuni dei quali possono favorire una salute cardiovascolare nettamente migliore. Nel profilo nutrizionale del riso integrale è possibile riscontrare la presenza di una buona quantità di magnesio. Questo sale minerale riesce ad avere degli effetti sull’endotelio dei vasi sanguigni (parliamo della parete interna degli stessi), facendoli rilassare. Di conseguenza, l’organismo riesce a godere una circolazione del sangue più ottimale e ciò riduce il rischio di pressione alta.

All’interno del riso integrale troviamo anche il potassio, ovvero l’antagonista del sodio e nonché responsabile dell’aumento dei livelli di pressione arteriosa. Grazie al riso integrale e al potassio presente al suo interno è possibile, quindi, abbassare i livelli di questo parametro vitale. Inoltre, il riso integrale mantiene sia la crusca che i germogli e ciò si traduce in un contenuto maggiore di fibre: queste limitano l’assorbimento di grassi saturi e colesterolo che potrebbero facilmente innalzare la pressione.

Altro da sapere sul rapporto tra riso integrale e pressione alta:

Come si potrà facilmente dedurre, il riso integrale ha davvero un impatto positivo sui livelli della pressione arteriosa. Alla lista degli aspetti vantaggiosi possiamo aggiungere anche un indice glicemico basso, anche più basso di quello del riso normale. Anche questo è importante per la pressione arteriosa, poiché i picchi di glicemia potrebbero farla innalzare in men che non si dica specie se avvengono di frequente. In sostanza, possiamo affermare che il riso integrale è benefico per la pressione alta perché:

  • Ha un alto contenuto di magnesio.
  • Ha un alto contenuto di potassio.
  • Ha un alto contenuto di fibre alimentari.
  • Ha un indice glicemico molto basso.

Per fortuna, il riso integrale è un alimento molto gustoso e soprattutto versatile. Per tale ragione, è possibile abbinarlo davvero a tantissimi alimenti differenti, creando delle ricette che possono risultare ottime sia dal punto di vista nutrizionale che sotto quello gustativo. Chiaramente, mai salarlo troppo altrimenti si andrebbe ad alterare tutto ciò che abbiamo detto in precedenza.

Il riso integrale non è l’unico alimento che può giovare ad un organismo affetto da ipertensione. È bene, infatti, che si mantenga sempre uno regime alimentare sano e bilanciato, così da non soffrire la carenza di determinati altri nutrienti disponibili nelle altre tipologie di cibo. Dunque, da oggi in poi sai che il riso integrale ha dei benefici in merito all’ipertensione!

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