Peggiori marche di vino rosso: ecco quali sono

La qualità di un vino rosso dipende da molti fattori in gioco come la scelta delle uve, il metodi di lavorazione e lo stato di conservazione. Sul mercato possiamo trovare un’ampia scelta di vini rossi che spaziano in tutte le fasce di prezzo, ma alcuni sono noti per la loro scarsa qualità. Un sapore poco equilibrato o troppo amaro o acido e un utilizzo di uve di qualità inferiore sono caratteristiche che distinguono un vino rosso scadente.

I vini rossi di qualità inferiore sono di solito il prodotto di processi di lavorazione industriale, basati più su criteri relativi alla quantità e non alla qualità. La provenienza delle materie prime, la resa elevata dell’uva per ettaro, la mancanza di tecniche di vinificazione adeguate danno luogo a un prodotto poco gustoso e poco aromatico, con aggiunta di solfiti e additivi.

Le caratteristiche delle peggiori marche di vino rosso

Un vino rosso di scadente qualità presenta un gusto e caratteristiche distintive che ne compromettono il valore generale. I vini economici non hanno struttura, cioè sono poco equilibrati e privi di complessità nel gusto. Essi sono ottenuti con uve di bassa qualità che provengono da vigneti intensivi. L’elevata resa per ettaro è un fattore che compromette gusto e qualità.

I vini rossi di bassa qualità presentano un eccessivo contenuto di solfiti che alterano il gusto e causano effetti negativi sulla salute. Inoltre, questo tipo di prodotti non durano: una volta aperti perdono rapidamente le loro caratteristiche organolettiche. Spesso il vino rosso di bassa qualità è confezionato in materiali non adeguati come il tetrapak.

Come riconoscere un vino di bassa qualità

Tutte queste caratteristiche qualificano i vini rossi di fascia economica inferiore e di bassa qualità a livello di gusto e di caratteristiche organolettiche. Si tratta di prodotti che andrebbero evitati, per privilegiare vini con denominazioni di origine controllata. Tuttavia, ci sono altri elementi che aiutano a comprendere quando un vino è scadente, a partire dall’acquisto al supermercato:

  • Etichette e confezioni generiche
  • Prezzo troppo basso
  • Residui e torbidità
  • Odore artificiale

Quando ci troviamo davanti allo scaffale dei vini del supermercato, evitiamo i prodotti che presentano etichette che non forniscono informazioni dettagliate su origine, vitigno, metodo di produzione e che presentano confezioni troppo generiche. Un altro chiaro segnale di bassa qualità è il prezzo esageratamente basso di un vino poiché questo indica metodi di lavorazioni orientati alla quantità a discapito della qualità.

Se osserviamo il vino rosso in controluce e vediamo troppi residui, impurità e torbidità molto probabilmente siamo di fronte a un prodotto scadente. Sedimenti anomali indicano difetti della vinificazione e della conservazione. Se invece, una volta acquistato e aperto, il vino emana un odore sgradevole e artificiale è molto probabile che sia di scarsa qualità.

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