Come mangiare ricotta per abbassare il colesterolo alto? Ecco i 3 trucchetti della nonna

Quando pensiamo a dei formaggi buoni e genuini che possiamo mangiare senza limitazioni e senza sentirci in colpa non possiamo non menzionare la ricotta. Si tratta di una preparazione molto blanda che possiamo consumare in ogni momento e che anche quando siamo a dieta potrebbe fornire un valido supporto al nostro organismo.

Sono davvero tantissime le qualità che questo latticino riesce a mettere a disposizione di chi lo consuma e, a quanto pare, molti dei benefici del formaggio in questione riuscirebbero ad avere la meglio anche laddove il colesterolo risultasse essere troppo alto. Qual è, dunque, la correlazione tra questo alimento e tutto quello che ha a che fare con il colesterolo?

Ecco, dunque, cosa sapere sulla ricotta, su tutte le fasi che le permettono di diventare il prodotto che tutti conosciamo e soprattutto i 3 trucchetti della nonna che ti permetteranno di assaporare questo cibo tenendo a bada il colesterolo alto. Scopriamo insieme come valorizzare al meglio questo formaggio ottenendo doppio profitto dallo stesso.

Che cos’è la ricotta?

Quando ci si chiede quale formaggio riesca a donare nello stesso momento soddisfazione e appagamento personale non risultando troppo invasivo e prepotente, una delle prime risposte a venire alla mente è proprio la ricotta. Questo prodotto appartiene all’ordine dei latticini e, in realtà, si basa sulla presenza di pochi ingredienti che però devono subire certe lavorazioni per rendere il prodotto quello che tutti noi conosciamo.

Ovviamente in commercio ne esistono tantissime tipologie poiché può essere prodotta con il latte di mucca, con quello di capra e perfino con quello di pecora. A seconda dell’animale che produrrà il latte potrà avere un sapore più o meno intenso. Può poi essere più o meno calorica a seconda dei condimenti che le vengono riservati, in quanto alcune tipologie contengono anche spezie e sale, mentre altre sono piuttosto comuni e lineari.

La ricotta di bufala, per esempio, risulta essere un caso a parte per quanto riguarda le diete, in quanto questo prodotto è molto più grasso e proprio per questo deve essere consumata con limitazioni. Nella ricotta troviamo acqua, proteine, carboidrati, sali minerali e una piccola quantità di vitamine. Tra queste spicca certamente la vitamina D, il grande precursore per quanto riguarda la tutela delle ossa e dei denti.

Come si prepara la ricotta?

Prima di individuare le varie fasi di preparazione della ricotta è importante soffermarsi sul suo nome, in quanto questo ci fa intuire come questo formaggio venga preparato in più step e, per l’appunto, cotto due volte. Tutto parte dal latte il quale viene riscaldato e a seguito dell’aggiunta di alcuni acidificanti vede la formazione di una parte più corposa che viene definita come siero.

Questo verrà isolato dalla parte principale del latte e verrà scaldato a temperature molto alte in modo che le proteine al suo interno possano coagulare. Ecco che a questo punto le varie parti del siero e del latte cominceranno a diventare più solide, tanto da poter essere prelevate e trasferite nei classici contenitori nei quali siamo soliti acquistare la ricotta.

Ovviamente questo prodotto è molto blando ed è proprio per questa ragione che, pur avendo un grande gusto, viene incluso in molte diete poiché non solo è molto buono, ma riesce ad appagare la fame e permette di tenere sotto controllo l’appetito. Naturalmente bisogna fare attenzione in quanto tutte le persone che risultano essere intolleranti al lattosio devono informarsi sulla natura del prodotto prima di acquistarlo.

La ricotta riesce a tenere sotto controllo il colesterolo?

Quando parliamo di formaggi dobbiamo prendere in considerazione un parametro che viene spesso viene trascurato, ma che può avere il peso finale nell’alimentazione odierna. Ci riferiamo per lo più al colesterolo, quella sostanza grassa che il nostro corpo produce in maniera autonoma, ma che si trova anche all’interno di tanti alimenti e che quindi può accumularsi all’interno del nostro organismo.

Spesso chi ama i formaggi deve fare i conti con questa situazione poiché si tratta degli alimenti più ricchi di questa sostanza ed è per questo che bisogna sempre avere un occhio di riguardo sulla faccenda. La ricotta, purtroppo, contiene 50 grammi di colesterolo ogni 100 grammi di prodotto e quindi vien da sé come la stessa non sia proprio l’alimento più indicato per chi è affetto da questa condizione.

Ad ogni modo è possibile consumare questo formaggio sporadicamente oppure ricorrere alle versioni light che risultano essere prive di grassi o, comunque, hanno contenuto più basso di queste sostanze. Sarebbe meglio optare per i fiocchi di latte che, tendenzialmente, ricordano molto la ricotta, ma risultano essere più leggeri e sicuramente altrettanto appaganti.

3 trucchetti per mangiare la ricotta con il colesterolo alto

Ovviamente abbiamo detto tutto quello che c’era da dire circa il rapporto fra la ricotta e il colesterolo alto, anche se non possiamo fare di tutta l’erba un fascio poiché ogni persona ha una maniera diversa di reagire dinanzi all’introduzione di alcuni alimenti. Per fortuna possiamo mangiare la ricotta senza dovervi rinunciare in maniera drastica e questo grazie ai consigli che è in grado di regalarci la nonna.

Il primo si basa, per l’appunto, sulla scelta di alimenti light che vengono realizzati con una minor quantità di grassi e quindi ci permettono di tenere sotto controllo e in alcuni casi persino di abbassare i livelli di colesterolo nel sangue. Possiamo poi consumare la ricotta in abbinamento alla pasta integrale poiché quest’ultima è ricca di fibre e le fibre vanno a combattere il colesterolo. L’ultimo segreto consiste nel mangiare la ricotta solamente una volta alla settimana in maniera da non rinunciare al prodotto, ma trarne il massimo beneficio.

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